Il nostro viaggio da Moët…
Io, Flaviano e Leo a Epernay 10.05.2017!
Ecco cosa abbiamo degustato durante la nostra visita…
Grazie di cuore a Ivan Falletta “Chargé D’Accueil Maison Ambassador”…
Ci vediamo al prossimo viaggio!!!
Grand Vintage 2008
37% Pinot Noir, 40% Chardonnay, 23% Meunier
Appena lo si porta verso il naso la freschezza dell’annata si manifesta attraverso una pulizia incredibile…
Direi in maniera imbrigliante…
Sono rimasto colpito ancora una volta da questo Vintage lo avevo degustato a Milano durante la giornata dello Champagne…
I tipici canoni dei millesimati Moët sembrano inizialmente nascosti come se si volessero nascondere dal mio naso, ma poi ecco, con una minima attesa nel calice, si sprigionano note floreali, agrumate, nettissime, e poi verso la fine le grassezze della nocciola, le erbe aromatiche e la tipica mineralità di Moët, iodata, sottile, delicata, con note fumé a impreziosirne l’insieme.
UN GRANDISSIMO CHAMPAGNE!
Al palato questo millesimo è elegante una bollicina che è in grado di mostrare slancio e vibrazione, lasciando un sorso sottile nell’espressività, nuovamente dominato da questa freschezza esplosiva…
È uno champagne dinamico, tonico, dritto e preciso, in apparenza più legato allo Chardonnay.
Sarà un ‘Grand Vintage’…
???#vinospelndido
46% Pinot Noir, di cui il 20% in rosso, 32% Chardonnay, 22% Meunier il
Ecco il secondo champagne che abbiamo degustato il Grand Vintage Rosé appena ho portato il bicchiere al naso ho subito evidenziato una nota di freschezza, invitante, che mostra immediatamente una grande complessità, tra note floreali di rosa, mandarino, piccoli frutti rossi, scorza di arancia candita, spezie, oltre a spunti fumé e una delicata mineralità iodata.
Al palato ha una bellissima rotondità che lo rende più tenero del precedente, quasi morbido. La bocca è fresca e aggraziata, di nuovo valorizzata da una splendida bollicina, con uno sviluppo dalle abbondanti concessioni fruttate e che ripercorre le sensazioni olfattive, pur non mostrandosi così scalpitante nell’acidità come il ‘bianco’.
Mi ritornano in mente i piccoli frutti rossi, accompagnati da slanci più freschi di matrice agrumata e l’allungo è dominato dall’importante acidità che restituisce slancio e intensità a tutte queste sensazioni.
Il finale è lunghissimo, un’insistente sensazione sapida, piacevolissima, quasi affumicata.
Nel complesso, rispetto al bianco per Me in questo momento è più equilibrato, lungo e persistente allo stesso tempo sul finale, peraltro assolutamente privo di ogni traccia di tannino che, solitamente, si trova nei rosé.
Insomma, è veramente uno splendido champagne…
Cantine Moët & Chandon
20 avenue de Champagne, 51200 Épernay
?: Massimo Fabiani
✒️: Massimo Fabiani